Il ritmo interno


"Quando André tornò con un'aria timida e come scusandosi, lo intrattenni per diverse ore coi miei discorsi sull'arte e sulla danza e su di una nuova scuola di movimento umano, e devo dire che egli non solo si mostrò nè affaticato nè annoiato, ma mi ascoltò con infinita pazienza e con dolce simpatia mentre gli descrivevo tutti i movimenti che avevo scoperti.
Sognavo anche di scoprire un movimento iniziale dal quale sarebbe nata tutta una serie di altri movimenti, senza che la mia volontà avesse a intervenire; che cioè, non fossero se non la reazione incosciente dell'impulso iniziale.
Avevo sviluppato questi movimenti in variazioni diverse su temi differenti: così, il primo movimento della paura, seguito dalle reazioni naturali nate dall'emozione iniziale, o quello della tristezza, dal quale si scioglieva una danza di lamentazione, o quello dell'amore, che si apriva come i petali di un fiore sul quale la danzatrice alitava, nei suoi movimenti, come un profumo.
Queste danze non erano accompagnate da musica normalmente percepibile, ma sembravano nascere da qualche invisibile ritmo".



La mia vita (autobiografia di Isadora Duncan)




¿Quiénes fueron sus primeros maestros?

- Los libros... Leía muchísima literatura universal. Un día, alguien me dio Mi vida, la autobiografía de Isadora Duncan...


¿Fue una revelación?

- Sin duda. Comprendí que había otra danza que no era la clásica. La que yo estudiaba. Isadora fue una puerta abierta para mi vocación.


Danzaterapia Uffizi Firenze


"Non dimenticherò mai le meravigliose esperienze della traversata del Tirolo e della discesa verso la pianura dell'Umbria fra le montagne soleggiate. A Firenze, poi, passammo diverse settimane in passeggiate estatiche per i musei, i giardini e gli uliveti. Allora era Botticelli che affascinava la mia giovane fantasia. Stavo seduta giornate intere davanti alla Primavera; ne ero innamorata. Ispirata da questo quadro, creai una danza che cercava di rendere il suo dolce, il suo meraviglioso movimento, il tenero ondulare della terra coperta di fiori, le caròle delle Ninfe e il volo degli Zefiri, che si svolgono attorno alla figura centrale, per metà Afrodite e per metà Madonna, che con un solo gesto significativo esprime la nascita della primavera".


Buenos Aires, io ti danzo!


"Sono nel centro della città, dalla mia finestra vedo una vecchia casa, giallognola, carica di storie; aspetta la demolizione cosicché, una volta disfatta, inizi a crescere al suo posto un edificio impersonale e confortevole: il suono degli autobus della strada, i clacson, le voci dissonanti, il freddo dei vetri ed io stessa attaccata a quei cristalli nei quali tante volte mi sono specchiata ... Perché non posso danzare quello che sono? Perché non tutto questo? Perché non danzare Buenos Aires dalla mia finestra?"